Chiavi di manovra: usi e tipologie

La chiave di manovra o chiave inglese è uno di quegli attrezzi che non può mancare nella cassetta degli attrezzi di tutti, professionisti e non.
Di larga utilità per professionalità come idraulici, meccanici e carpentieri, questo attrezzo è indispensabile per chiunque abbia la necessità di svolgere anche semplici lavori di fai da te.

Cosa distingue una chiave di manovra dall’altra

Le chiavi inglesi o di manovra si differenziano l’una dall’altra in base ad una serie di caratteristiche, come la forma dell’asta e delle estremità, la misura e la modalità di manovra.

Si distinguono principalmente in 9 categorie:

• Chiave regolabile a rullino
• Chiave a forchetta
• Chiave combinata
• Chiave poligonale o ad anello chiuso
• Chiave poligonale o ad anello aperto
• Chiave a tubo e a pipa
• Chiave a bussola snodata
• Chiave a croce

Chiave di manovra regolabile a rullino

Le chiavi regolabili a rullino sono di forma aperta, con un becco regolabile all’estremità e sono generalmente più grandi rispetto alle chiavi non regolabili, comode quando è necessario agire su diverse forme di dadi oppure di bulloni.

Sono composte da una ganascia fissa e una seconda ganascia mobile che va a chiudersi sulla prima. Alla base è presente una cremagliera che va regolata in base alla misura del bullone.

Chiave a forchetta

La chiave cosiddetta “a forchetta” è una tipologia di chiave inglese in ferro battuto, ghisa o lega di acciaio definita anche “chiave a C” proprio per la forma dell’estremità che ricorda quella della lettera dell’alfabeto.
All’interno della cosiddetta bocca viene ospitato il dato o il bullone da stringere o allentare.
La bocca della chiave a forchetta è ridotta, una caratteristica che consente di essere più veloci nel movimento.
La chiave a forchetta, a differenza di quelle ad anello, aderisce solo su due delle sei facce del bullone o del dado, quindi fanno meno presa rispetto ad altri tipi di chiavi.

Chiave combinata

Le chiavi combinate sono strumenti composti da una diversa tipologia di chiave per ogni estremità. In genere da un lato troviamo la forchetta e dall’altro l’anello.

Esistono chiavi combinate di differenti tipologie:

• Chiavi combinate corte
• Chiavi combinate standard
• Chiavi combinate lunghe

Chiave poligonale o ad anello chiuso

Questo tipo di chiave inglese è composta da acciaio o materiali molto resistenti in quanto deve fare molta forza per stringere dadi o bulloni.

La sua estremità è composta appunto da un anello chiuso, una caratteristica che consente all’utilizzatore di fare molta più forza rispetto che usando una chiave dalla bocca aperta, ed evita inoltre di arrotondare la testa del dado o del bullone. 

L’anello è composto da sei oppure dodici facce, quindi aderisce perfettamente alla superficie dell’oggetto da stringere o allentare, ma tutta questa aderenza fa sì che questo tipo di chiave si deteriori anche più velocemente, proprio in quanto interamente a contatto con il ferro; inoltre è più complicata da manovrare rispetto alle chiavi equivalenti.

Chiave per raccordi tubi o ad anello aperto

Le chiavi per raccordi tubi sono composte da un doppio anello che permette di ottenere una maggiore presa sui dadi dei tubi di raccordo di impianti idraulici, oleodinamici, di iniezione diesel ed aria compressa.

Chiave a tubo e a pipa

La chiave cosiddetta “a tubo” è un po’ diversa nella forma rispetto alle altre. Proprio come suggerisce la parola, questo strumento è composto da una o due estremità con forma esagonale femmina o poligonale con un occhiello nel quale si inserisce una barretta in acciaio utile per fare forza.

La chiave a pipa è simile a quella a tubo, ma a differenza di questa è piegata a 90° e ha le due estremità della stessa dimensione. Come per le chiavi a tubo, anche sulle chiavi a pipa a volte è presente una fessura in cui inserire una barra di manovra per fare leva.

Chiave a bussola snodata

La chiave a bussola snodata è uno strumento che richiama per tipologia la chiave a tubo, ma caratterizzata da un cilindro corto, che riceve l’innesto snodabile di un manico di prolunga terminante con un’impugnatura a forma di “T”.  Anche questa è utile per avvitare o allentare dadi o bulloni situati in zone difficili da raggiungere.

Chiave a croce

La chiave a croce è un utensile manuale più complesso rispetto alle classiche chiavi di manovra.

È dotata infatti di ben quattro estremità fornite di tre oppure quattro bussole. In genere viene utilizzata per montare o smontare manualmente i bulloni delle ruote dei mezzi di trasporto, quali auto, pullman o camion.

Prima di acquistare una chiave a croce bisogna valutare anche l’aspetto ergonomico: si distinguono infatti in “fisse” o “componibili”. Nella prima tipologia, agli estremi della crociera sono saldate quattro bussole, ognuna per avvitare o svitare diverse tipologie di bulloni.

Nelle chiavi a croci componibili, invece, abbiamo una “chiave a L” con bussola e al centro dell’impugnatura è presente un perno da utilizzare per fare leva. Questo tipo di chiave ha sicuramente un’ottima compattezza, tuttavia non è ottimale in termini di sicurezza, e se non si fa troppa attenzione il rischio è di farsi del male.

Abbiamo terminato questo viaggio nel mondo delle chiavi di manovra. Come vedi ne esistono molte e di continuo i produttori inventano nuove chiavi sempre più ergonomiche, pensate ad hoc per svolgere determinati compiti.

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