Il silicone sigillante è un prodotto dai più svariati utilizzi molto utilizzato da sia da professionisti che dagli amanti del fai da te.
Si tratta di un prodotto tanto indispensabile quanto relativamente facile da applicare, ma non tutti i siliconi sono uguali.
In commercio infatti ne esistono di diverse tipologie, ognuno adatto ad essere applicato su specifiche superfici.
In questo articolo vedremo che cosa è il silicone sigillante, come sceglierlo, e alcuni consigli per l’applicazioni.
Silicone sigillante: caratteristiche e impieghi
È derivato dalla condensazione dei cosiddetti “silanoli”, che in base alla lunghezza e alla ramificazione della catena silossanica vanno ad assumere differenti consistenze.
È un composto inalterabile, versatile, facile da applicare e dalla buona resistenza agli agenti atmosferici e alle elevate temperature.
Viene utilizzato per sigillare due superfici tra loro, impedendo il passaggio di aria o materiali fluidi.
Alcuni degli usi più comuni sono:
- Blocco degli spifferi in entrata presso porte e finestre
- Sigillatura dei box doccia e dei sanitari
- Riparazione di crepe e fessure in materiali legnosi
- Fissaggio di mensole al muro
- Trattamento di serramenti e grondaie
Silicone neutro, acrilico e acetico: le differenze
I siliconi possono essere suddivisi in tre grandi famiglie:
SILICONI NEUTRI. Sono utilizzati per operazioni di sigillatura di metallo, alluminio e mattoni.
Ad alcuni siliconi neutri viene aggiunta una particolare sostanza chimica che li rende antimuffa.
Hanno però una scarsa resistenza ai solventi, agli olii e ai carburanti.
Tra i siliconi neutri sono disponibili sul mercato anche una serie di composti specifici per l’applicazione su lattoneria, ideali per lamiere zincate, bande stagnate, rame, ottone, bronzo, ferro, acciaio inossidabile, piombo, alluminio, lamiere preverniciate.
Sono dotati di elevata elasticità, eccezionale resistenza all’invecchiamento e ottima resistenza ai raggi UV.
Non sono sovraverniciabili e non aderiscono su teflon, polietilene, polipropilene e supporti umidi.
SILICONI ACRILICI. I siliconi acrilici sono sigillanti monocomponenti di dispersione acquosa adatti ad essere applicati su superfici porose, legno, calcestruzzo, crepe o fessure nei muri, quindi sono l’ideale per lavorazioni di restauro e ristrutturazione.
Dopo l’applicazione possono essere verniciati, ma in ogni caso non vanno applicati laddove sono presenti ristagni d’acqua e metalli lisci.
SILICONI ACETICI. Conosciuti anche come siliconi universali, i siliconi acetici sono elastici. Non è consigliabile un’applicazione su superfici porose e non sono verniciabili dopo la loro applicazione.
Ha proprietà adesive e sigillanti, e viene usato spesso per incollare zoccolini e perline.
Vengono impiegati per sigillare zone asciutte e prive di umidità.
Esistono in commercio anche siliconi acetici adatti ad essere applicati in presenza di alte temperature.
Come applicare il silicone
La prima cosa da fare quando si va ad applicare il silicone è un’accurata pulizia della superficie da trattare, perché l’accumulo di polveri e sporcizia diminuisce l’efficacia del sigillante.
Nel caso in cui sia presente del vecchio silicone cercare di rimuoverlo per quanto possibile aiutandosi con un coltello.
Dopo aver pulito per bene la zona da trattare taglia la punta del tubo e avvita l’apposito beccuccio.
A questo punto monta la cartuccia completa di beccuccio sull’apposita pistola per silicone.
Inclina il prodotto fino a formare un angolo di 45° e premi il grilletto per distribuire in modo più uniforme possibile il prodotto. Se il prodotto è fuoriuscito troppo in abbondanza puoi utilizzare uno straccio umido per rimuovere l’eccesso.
È importante che questa operazione venga fatta immediatamente, per evitare che il silicone si asciughi.
Lascia asciugare e il gioco è fatto!
Consigli di applicazione
Ci sono delle piccole accortezze da tenere presente nel momento in cui si va ad applicare il silicone.
SPESSORE. La velocità di asciugatura del silicone dipende dallo spessore dello strato applicato. Se lo spessore è di pochi millimetri polimerizza più velocemente, altrimenti potrebbe impiegarci anche diversi giorni.
TEMPERATURA. Affinche l’adesivo possa subire il processo di reticolazione, ovvero di asciugatura, è necessario che la temperatura sia compresa tra i 5° e i 40°.
UMIDITÀ. Gli adesivi siliconici monocomponenti, per polimerizzare correttamente hanno bisogno di un’umidità compresa tra 5% e 95%.
AMPIEZZA DELLA SUPERFICIE. La qualità del risultato dipende anche dell’estensione della superficie e dalla modalità di applicazione. Ad esempio, creare delle cornici chiuse, impedisce all’aria di entrare e rende più complessa la polimerizzazione.